Storia di Elva

La storia di Elva e della sua valle

Elva è al fondo della Val Maira, a 1637 metri, ma il suo territorio raggiunge i 3064 metri del Monte Pelvo, che domina con il Monte Chersogno (3026 metri) la conca di Elva. Due le strade per raggiungerla: salendo dalla Val Maira, passando per Dronero e Stroppo (al momento il Vallone di Elva è chiuso) o dalla Val Varaita, da Sampeyre e il Colle di Sampeyre (aperta solo in estate!). Dista 139 chilometri da Torino e solo 55 da Cuneo. Novanta i residenti, sparsi nelle varie borgate, ma d’inverno ne restano una ventina. Eppure neppure un secolo fa si contavano 800 anime e, prima ancora, si arrivò a 1500 persone. Si racconta di anni fortunati, quando un tempo da Elva si spedivano chiome e ciocche di capelli raccolti in tutta Italia: servivano a far parrucche per regine e re, nobili e ricchi, nelle corti di Europa e in America. Un’attività che portò benessere al paese, qualcuno si arricchì, aprendo anche laboratori all’estero. A Borgata Serre, la visita del “Museo dei pelassiers” fa rivivere quei giorni.


... Tesori Nascosti...

Anche la Parrocchiale dell'Assunta parla di tempi più lontani e fortunati: nasconde un tesoro, una Crocifissione di un famoso pittore fiammingo, Hans Clemer, che ad Elva alla fine del 1400 ha lasciato il suo capolavoro, uno dei gioielli del Marchesato di Saluzzo. I ricordi scoloriscono nelle parole dei vecchi che mormorano di quando, in autunno, la neve cancellava i sentieri e il paese restava isolato fino a primavera. In quei mesi gli uomini e i ragazzi scendevano a valle, cercando un lavoro in cambio di cibo, mentre in casa restavano solo le donne, i bimbi, i vecchi e gli animali, con le provviste che dovevano servire fino alla primavera.

Poi negli anni Sessanta del 1900 si ruppe l’isolamento: fu aperta una via nella roccia, il Vallone. Ma quella strada divenne purtroppo “un imbuto che inghiottiva gli abitanti, per gettarli a valle, verso le fabbriche”. Per molti fu una via senza ritorno. A Elva sono rimaste le bellezze di un anfiteatro naturale abbracciato dai suoi monti e una manciata di donne, uomini, ragazzi che vogliono continuare a vivere quassù, con orgoglio, determinazione e la consapevolezza della bellezza della propria terra. Un campanile, le case in pietra, i tetti in losa, i camini che fumano:quasi un caposaldo di frontiera.

... Insieme di Brigate...

Borgata Serre è il capoluogo, con la chiesa, il campanile, il municipio, la grande piazza. Ma il territorio di Elva è un insieme di 23 borgate, ciascuna un tempo completamente autonoma, con il forno comunitario, la cappella, alcune persino la scuola. Non c’erano strade, solo sentieri e mulattiere tenute in ordine, estate ed inverno, dalla gente del posto, con una perfetta organizzazione volontaria. Era chiamata “ la dezena”, la decina, dal numero delle persone che formavano la squadra, la quale per ogni borgata doveva assicurare la pulizia dei sentieri per rispondere ai bisogni della comunità.





... L'estate e l'inverno...

Molte le passeggiate nei mesi estivi: i sentieri sono tutti indicati, con tacche e cartelli. Si può partire da Serre, e seguendo il sentiero A spass per lou viol raggiungere alcune o tutte le borgate, volendo con un giro ad anello. Altra passeggiata per scoprire le varie Cappelle, testimonianza di una devozione molto forte, che “legava” i vari Santi alla quotidianità, per proteggersi delle varie malattie, e da molte calamità. Oppure salire al colle di San Giovanni, un percorso tra larici, pini e prati da pascolo, raggiungendo la Cappella circolare e, a pochi metri, un posto “magico”, una punta di roccia sospesa nel vuoto e che si affaccia sulla vallata sottostate, con un panorama unico. Si può raggiungere su comoda strada asfaltata il Colle di Sampeyre, magari in mountain bike, seguendo poi la “strada dei cannoni”, una sterrata costruita in tempi di guerre lontane. Ancora a piedi, gran parte degli stranieri seguono lo storico sentiero di valle chiamato “Percorsi Occitani”, che collega a mezza costa i vari paesi della valle da Dronero ad Acceglio: i sentieri sono ben segnalati, immersi nella natura, trovate apposite mappe e guide per ogni esigenza. Una utile informazione per chi volesse fare questi percorsi: in Valle Maira funziona un comodo servizio sherpabus (il taxi delle montagne) che – occorre prenotarlo – vi riporta sulla piazza di Serre Capoluogo.

I colori di Elva cambiano in modo spettacolare in autunno, una stagione che sa offrire momenti unici con i larici che trasformano il paesaggio con calde e intense tonalità dorate. Poi l’inverno, quando la neve nasconde ogni cosa con un bianco abbagliante alla luce del sole e della luna piena, con i prati e i boschi che riscoprirete di nuovo pieni di colori a maggio-giugno, con l’esplosione delle fioriture e dei rododendri. D’inverno Elva offre escursioni con ciaspole e belle discese fuoripista con gli sci da alpinismo. E a sera, godetevi il tramonto nel calore accogliente delle sistemazioni che avete scelto.

Elva è a tutti gli effetti un paradiso naturale, per questo motivo abbiamo scommesso di voler venire a vivere qui e creare un altro piccolo gioiello che è il nostro Resort Le Colonne e il suo Centro Benessere SPA. Dopo una giornata immersi nella natura, rilassarsi e coccolarsi non può che essere uno stimolo non solo per il corpo, ma anche per lo spirito, nel pensare: "Io sono qui, protagonista di un sogno fuori dal tempo e dallo spazio".

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